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Comunicati Stampa
Private Capital e Gender Gap: strada ancora lunga per equilibrare la presenza femminile anche se crescono le iniziative di inclusione
Il 40% della forza lavoro complessiva del settore è rappresento da donne, ma è ancora bassa la presenza femminile in ruoli apicali e nei team di investimento. Il peso delle assunzioni femminili sul totale è cresciuto, rappresentando il 45% nel 2022. Gli operatori si stanno strutturando in termini di policy per garantire un maggiore equilibrio tra generi nell’ambito delle politiche ESG (policy presenti nel 40% dei casi a livello internazionale, nel 27% a livello locale). Purtroppo ancora troppo focalizzate solo sul supporto alla maternità. Queste sono le principali evidenze emerse dall’analisi “Private Capital e Gender Gap: quali sfide all’orizzonte?” realizzata da AIFI in collaborazione con BonelliErede per indagare la parità di genere all’interno degli operatori di Private Capital, per comprendere i passi avanti realizzati negli ultimi anni per una maggiore inclusione di genere e per identificare gli ambiti di intervento per condurre il mercato dall’attuale situazione di gender gap a una progressiva realizzazione di una gender equality.