La società indipendente di advisory Astraco ha lanciato Astraco Capital, holding di partecipazioni che ha una dote di partenza di 100 milioni di euro, da investire in piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita e nel contesto dei passaggi generazionali complessi. Astraco fungerà da anchor investor a livello strutturale e deterrà il 60% della nuova società, mentre il 40% sarà in mano a investitori privati. Questi ultimi potranno scegliere di partecipare o meno alle singole operazioni, senza svolgere un ruolo attivo nelle aziende in cui investono. Astraco oggi struttura investimenti sotto forma di club deal (ad esempio ha acquisito Lb holding nel 2019 e Crippa nel 2020) e negli ultimi tre anni ha effettuato investimenti per 55 milioni di euro complessivi. Come spiega a MF l’ad Nino Dell'Arte, la nuova società non trasforma Astraco, ma crea una struttura controllata che consolida l'efficienza delle acquisizioni a livello di leva operativa. Dell'Arte ricoprirà il medesimo incarico, insieme a quello di presidente, anche nella holding. Astraco Capital avrà un capitale sociale superiore al milione di euro, destinato a crescere progressivamente con la realizzazione delle operazioni di acquisizione. L’obiettivo è quello di impiegare fino a 100 milioni di euro per i prossimi tre-quattro anni e nel 2023 dovrebbero essere messe a segno un paio di operazioni. Le aziende target dovranno rispettare stringenti requisiti ambientali e sociali e contribuire a efficienza energetica, riduzione del consumo di risorse, benessere delle persone e delle comunità.