Hofima, la cassaforte della famiglia Malacalza, chiude il 2021 in utile per circa 1,55 milioni di euro. La holding fa capo a Davide Malacalza e partecipa al 50% alle aziende di famiglia, insieme a Luleo, altra holding del fratello Mattia, azionista per il restante 50% delle imprese del gruppo. Tra gli investimenti effettuati lo scorso anno da Hofima, spicca un impegno sempre più forte nel settore energetico high-tech e sostenibile, che comprende anche il nucleare di seconda generazione. La holding infatti, scrive Il Sole24ore, risulta avere una partecipazione di quasi 15 milioni in tre società che operano in specifici comparti di questa filiera: Newcleo (dove dovrebbe avere investito cinque milioni Hofima e altri cinque Luleo), Ges (Green energy storage, specializzata nello stoccaggio di energie) e il fondo Eureka (venture capital italiano che punta sulle aziende ad alto tasso d’innovazione del settore deep tech). Tra le partecipate ci sono anche Asg Superconductors, specializzata in superconduttività - e che nell’esercizio 2021 ha fatto registrare un valore della produzione pari a 38 milioni circa, con un utile netto di 1,2 milioni - e Malacalza Investimenti, azionista di Carige, banca oggi passata sotto il controllo di Bper e per cui i Malacalza stanno anche affrontando un contenzioso giudiziario. Hofima inoltre opera nel comparto immobiliare, a scopo di diversificazione e nel 2021 ha investito complessivi 15 milioni di euro. Malacalza Investimenti è partecipata per il 48% da Hofima, per un altro 48% da Luleo e per il 4% dal padre, Vittorio. La società detiene il 2,016% di Carige, una quota che oggi, dopo una nuova svalutazione (ce n'erano infatti già state due, nel 2019 e nel 2020) vale 389,6 milioni.