La teoria moderna vuole che le intelligenze artificiali (allo stato della tecnologia attuali semplici algoritmi non differenti, nella genesi, da quelli di fine 900) non siano creative e/o empatiche. La logica di questo ragionamento risiede nella natura stessa delle entità artificiali: create per svolgere specifici compiti non posseggono un’anima, un Io, e quindi mancano di tutte quelle doti che rendono i viventi (umani e non) capaci di empatia e, nel caso dei primati e gli umani, di capacità artistiche. La teoria è, tutto sommato, corretta ma è deficiente quando si tratta di discutere il gioco dell’imitazione, un tipo di attività che un algoritmo con o senza effettori fisici (dai software al singolo braccio con pennello) può svolgere. La teoria del gioco dell’imitazione, ben illustrata da Turing (primo teorico del test per comprendere se una IA sia cosciente), basa il suo assunto sulla capacità che un algoritmo, o una proto-IA, può avere nel fingere di essere intelligente, e quindi dotato di tutti quei tratti che noi associamo all’intelligenza: soft skill, creatività etc. Il primo step che conferma lo sviluppo del gioco dell’imitazione ci viene dalle recenti intelligenze artificiali creative.
Che roba è?
Ormai se non usi una IA non vali una mazza. Un segmento relativamente recente, ma in crescita, è quello delle cosiddette “Generative IA”. In pratica sono algoritmi che, una volta nutriti di dati, immagini, testi etc. possono diventare degli “artisti” e creare articoli, libri, opere d’arte. È un settore molto giovane ma già vede alcune applicazioni nella creazione di brevi articoli nei giornali on line. Un'altra applicazione le vede operative nelle agenzie di pubblicità, o, in generale, in tutti quei servizi di consulenza creativa, dove si possono abbattere i costi del personale umano o, quanto meno, aumentarne le capacità creative.
In numeri?
Come detto è un mercato piccolo ma non per questo da trascurare. Nel 2021 valeva poco meno di 200$ milioni. Si stima un aumento sui 450$ milioni entro il 2027, con un CAGR ( e qui sta la cosa succosa) intorno al 20%.
Come ci si entra?
Non mancano i nomi, anzi quelli di Sequoia han pubblicato una bella mappa (vedi foto). Io butto li solo i nomi a mio avviso più intriganti. Regie.ai, Copysmith, LEX, WRITER, Stability.ai, Tavus.
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