Scommessa vinta per Luca Rancilio, co-founder di Rancilio Cube, che quattro anni fa ha puntato su Lyft, società rivale di Uber, che ora è stata quotata a Wall Street. Rancilio fu l'unico italiano a puntare sulla startup nel 2015 e investì un milione di dollari. Oggi, con lo sbarco in Borsa, conta di triplicare l’investimento. Luca Rancilio è nipote di Roberto, fondatore dell'azienda di macchine da caffè che porta il loro cognome venduta nel 2013 al Gruppo Ali. L'imprenditore con il patrimonio derivato dalla vendita dell'azienda di famiglia aprì il suo family office e incubatore Rancilio Cube che oggi gestisce 35 milioni di euro. In cinque anni ha compiuto 89 operazioni investendo in 16 aziende, tra venture capital e private equity. I primi deal hanno riguardato Dentalpro (con successiva exit) e Soundreef. Sono seguiti Sailogy, piattaforma di noleggio barche a vela e Mukako, ecommerce per prodotti dedicati all'infanzia. L'azianda ha anche piccole quote in Deliveroo, Uber, Airbnb e 23andme. Il futuro secondo l'imprenditore? L'impact investing, ovvero gli investimenti in sostenibilità, in startup come Wami o Treedom. L'ultima operazione di Rancilio Cube invece è un investimento di equity nella banca online N26.