Diventa sempre più un gruppo integrato verticalmente, dalla manifattura al retail, e sempre più internazionale Morellato. L'azienda veneta, scrive Il Sole 24ore, ha acquisito dal fondo di private equity 3i il gruppo Christ, nato in Germania 160 anni fa e che oggi conta 200 negozi e un fatturato 2022 stimato in 410 milioni. L'operazione vale 250 milioni ed è stata resa possibile da un finanziamento strutturato da un pool di istituti finanziari guidato come mandated lead arrangers da Bnp Paribas, Cassa depositi e prestiti, dalla divisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo e da UniCredit, che ha agito anche in qualità di agent del finanziamento, scrive Mf. Le banche sono state assistite da Dla Piper. Insieme Morellato e Christ - che ha tre marchi di proprietà (Christ since 1863, Valmano e Brinckmann&Lange) - avranno una rete distributiva di oltre 620 negozi fisici tra Italia, Francia, Germania e Austria. Sia il canale retail sia quello online, così come la struttura produttiva e il wholesale, saranno ulteriormente ampliati nei prossimi anni, rafforzando il posizionamento di Morellato group in altri Paesi europei. L’acquisizione porterà il fatturato fino a quasi 800 milioni di euro. L'azienda nata a Venezia nel 1930 e che già gestisce 11 marchi di proprietà e in licenza prevede di chiudere il 2022 con un fatturato a 370 milioni. L’anno scorso inoltre è stata acquisita Pierre Roux, catena di gioiellerie francesi della Costa Azzurra. Nell'ambito dell'operazione, il gruppo Morellato è stato assistito da Orsingher Ortu e Hengeler Muller come consulenti legali, Credit Suisse come consulente finanziario, Corporate Hangar come consulente strategico, Ernst & Young per la due diligence e la strutturazione fiscale e Deloitte per la due diligence finanziaria e contabile. Il venditore è stato invece assistito dagli advisors legali e finanziari Willkie Farr e Rothschild.