Secondo i dati pubblicati da Invest Europe, l’associazione europea del private capital, l’attività di raccolta nel primo semestre del 2023 sul mercato è stata pari a 32,9 miliardi di euro, con una diminuzione del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (81,3 miliardi di euro nel primo semestre del 2022); la raccolta è stata operata da 370 fondi (-24% rispetto all’anno precedente). La raccolta per buyout nel primo semestre del 2023 ha raggiunto i 18,8 miliardi di euro, in calo del 65% rispetto ai 53 miliardi di euro registrati nello stesso periodo del 2022, i fondi per la crescita hanno raccolto 4,7 miliardi di euro nella prima metà del 2023 (-58% rispetto alla prima metà dell’anno precedente) e il venture capital ha raccolto 6,8 miliardi di euro, il 48% in meno rispetto al 2022 (13,2).
Anche gli investimenti hanno registrato un significativo decremento, passando da 69,4 miliardi di euro nel primo semestre del 2022 a 32 miliardi di euro nel 2023 (-54%), mentre il numero delle società investite (3.524) è diminuito del 30% rispetto all’anno precedente (5.029 nel 2022). Gli investimenti di venture capital, pari a 5,8 miliardi di euro, sono diminuiti del 49% rispetto agli 11,3 miliardi di euro registrati nello stesso periodo del 2022, con un decremento del 28% nel numero delle società, (2.231), gli investimenti di expansion hanno raggiunto i 6 miliardi di euro nel primo semestre del 2023 con una decrescita del 66% rispetto all’anno precedente e un calo del 35% nel numero delle società (784), e gli investimenti di buyout hanno raggiunto i 19,8 miliardi di euro nella prima metà del 2023, con un calo del 50% rispetto allo stesso periodo del 2022, più una diminuzione del 30% nel numero delle società (509).
Per quanto riguarda le dismissioni, infine, l’ammontare al costo disinvestito risulta in significativa diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (9,3 miliardi, -42% rispetto ai 16,1 miliardi di euro nel 2022). Lo stesso accade anche per il numero delle imprese disinvestite (-28% rispetto al 2022), che si attestano a un valore complessivo pari a 1.215. La modalità di disinvestimento preferita in termini di ammontare è stata il trade sale, che ha rappresentato il 71% del totale.