Il Consiglio dell’Unione europea ha pubblicato la propria posizione sulla modifica della Direttiva 2011/61/UE sui gestori di fondi di investimento alternativi (GEFIA), il quadro legislativo che disciplina, tra gli altri, i gestori di fondi di private capital.
Tra gli obiettivi della proposta di revisione elaborata dalla Commissione europea nel novembre 2021rientravano l’ulteriore integrazione del mercato per i fondi di investimento alternativi e, quindi, una più ampia integrazione del mercato dei capitali; il miglioramento dell’accesso delle imprese a forme di finanziamento maggiormente diversificate; il rafforzamento della protezione degli investitori.
AIFI ha partecipato al dibattito in corso nelle fasi di consultazione e nelle interlocuzioni con le autorità competenti per evidenziare l’importanza del level playing field nell’ambito della regolamentazione, ma anche la necessità di non irrigidire gli adempimenti per gli intermediari.
Nella sua posizione, il Consiglio sottolinea l’importanza di un’armonizzazione coerente nel settore della gestione del rischio di liquidità, chiarisce ulteriormente le regole per l’esternalizzazione e la delega di alcune funzioni da parte dei gestori di fondi a terzi e aumenta la cooperazione nell’ambito delle attività di vigilanza. Altre questioni fondamentali per il Consiglio riguardano il quadro per la fornitura di servizi transfrontalieri da parte dei depositari, i nuovi obblighi di segnalazione ai fini del monitoraggio del rischio e le nuove norme sulla trasparenza per migliorare la protezione degli investitori.
Si attende ora l’elaborazione di una posizione da parte del Parlamento europeo.