Steinway Musical Instruments Holdings, compagnia produttrice dei pianoforti Steinway, ha deciso di quotarsi a Wall Street e ha quindi presentato domanda alla Us Securities and Exchange Commission. L'intenzione è stata annunciata dal fondo Paulson & Co. del miliardario John Paulson, che operò il delisting dell'azienda nel 2013 per 512 milioni. All'epoca Paulson & Co. superò l'offerta di acquisto della società di private equity Kohlberg & Co e della coreana Samick Musical Instruments. L'azienda, fondata da Henry Englhard Steinway nel 1853, lo scorso annoha riportato un fatturato di 538 milioni di dollari, con un aumento delle vendite del 30% nell’ultimo anno. I proventi dell'offerta pubblica andranno agli azionisti, tra cui lo stesso Paulson, che dopo il collocamento controllerà comunque più della metà dei diritti di voto. Nei documenti depositati alla Sec, Steinway fa sapere che punta alla Cina, già oggi il più grande mercato di pianoforti del mondo. Nel Paese orientale le vendite di beni di lusso sono in rialzo e cresce anche il numero dei bambini che stanno imparando a suonare il pianoforte. Il numero di sale da concerto cinesi che possiedono pianoforti Steinway è cresciuto da 11 a 134 nell'ultimo decennio, ma l'azienda attualmente vende solo la metà dei pianoforti a coda in Cina rispetto agli Stati Uniti. Nel 2018 un conglomerato cinese guidato dal governo di Pechino, China Poly Group Corp, aveva offerto un miliardo di dollari per rilevare il gruppo ma l’offerta venne respinta.