Studi e approfondimenti
14 Novembre 2022

Tre domande a… Francesco Gonzaga

L’intervistato di questa settimana è responsabile per il mercato italiano di Andera MidCap, team di private equity mid-market di Andera Partners

Il mercato del private capital è cambiato e cambierà nel prossimo triennio; quali sono le principali tendenze secondo il suo punto di vista?
Volendo evidenziare due delle principali tendenze che a mio avviso influenzeranno in misura sempre maggiore il mercato del private capital italiano, farei riferimento a:
1. L’ulteriore attenzione alla operazioni di consolidamento di filiera in ottica paneuropea e globale. Gli investitori dei nostri fondi ricercano l’esposizione ad aziende che possano crescere e diversificare la loro offerta di prodotti e la loro base clienti, non solo in termini dimensionali nel loro mercato domestico, ma anche in termini geografici. In questo quadro, è necessario accelerare anche in Italia il supporto che gli operatori di private equity possono fornire ad aziende di piccole e medie dimensioni per favorire l’espansione dell’eccellenza industriale italiana in Europa e nel mondo, anche attraverso operazioni di add-on ambiziose.
2. L’ulteriore accelerazione dell’impatto delle dinamiche ESG sugli operatori di private capital e sulle loro partecipate. E’ in corso il chiaro passaggio da logiche di semplice misurazione/reporting dei KPI ESG, ad un impegno e un serio commitment su azioni di miglioramento concrete. Il nostro fondo di private equity mid-market Andera MidCap 5 propone alle società participate una traiettoria customizzata di riduzione del carbon footprint, adottando la metodologia Science Based Target, al fine di fissare obiettivi tangibili per combattere i mutamenti del sistema climatico globale. Gli operatori di private equity devono apportare uno stimolo e un supporto specifico alle società participate, in termini di i) risorse umane specializzate e competenti, a supporto degli imprenditori e imprenditrici nel definire ed implementare le strategie di riduzione del carbon footprint, e ii) risorse finanziarie per gli investimenti tecnologici, di prodotto e di processo necessari al raggiungimento dei target definiti.

Questi mesi possono essere una grande opportunità per l’economia italiana e per le tante imprese che la compongono; quali le sue previsioni o aspettative?
In un contesto di mercato rapidamente cambiato e caratterizzato da fattori macroeconomici non più favorevoli, gli operatori di private capital dovranno rinnovare l’impegno profuso nel periodo post-Covid e continuare ad apportare capitale per la crescita. Mi aspetto sempre più numerose operazioni di investimento in ottica di partnership con imprenditori e imprenditrici non più “venditori”, in un contesto in cui la leva finanziaria sarà ed è tuttora drasticamente ridotta e più cara. Sarà tra l’altro necessario prestare una maggiore attenzione al livello di indebitamento delle aziende, affinché queste non perdano la capacità di investire e finanziare la propria crescita. Il contributo degli operatori di private equity andrà inoltre a rafforzare gli investimenti in azioni concrete a supporto del PNRR: i) digitalizzazione, innovazione e competitività; ii) transizione ecologica (anche nell’ottica del quadro normativo delineato dall’European Green Deal); iii) infrastrutture per la mobilità; iv) istruzione, formazione e ricerca; v) equità sociale, di genere e territoriale; vi) salute. Si tratta di settori e tematiche che rappresentano opportunità di creazione di valore molto interessanti per i nostri investitori.

Quale il ruolo dei fondi da lei gestiti? Cosa servirebbe per poter fare di più per l’economia reale?
Andera Partners è un attore di riferimento nel private capital europeo, con oltre 280 operazioni di investimento effettuate nel corso degli ultimi vent’anni e più di 3,5 miliardi in gestione. Andera Partners promuove numerose strategie di investimento in Europa: private equity, venture capital dedicato esclusivamente al settore healthcare (farmaceutico e tecnologia medicale), infrastrutture dedicate alla transizione ecologica, e debito mezzanino sponsorless. Queste strategie di investimento così diverse hanno tuttavia in comune due fattori principali: i) supportare ed investire in una crescita ambiziosa ma sostenibile, in partnership con gli imprenditori ed imprenditrici, e ii) accompagnare la creazione e il rafforzamento di campioni europei o globali investendo in eccellenze industriali domestiche.

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