Edizione, holding della famiglia Benetton, e Blackstone hanno annunciato un’offerta pubblica di acquisto totalitaria su Atlantia a un prezzo di 23 euro per azione più un dividendo di 0,74 euro per titolo, se approvato dall'assemblea del prossimo 29 aprile, riferisce Radiocor. La mossa era attesa per questi giorni. Alessandro Benetton, presidente di Edizione - la holding che controlla Sintonia, il primo azionista di Atlantia, - ha dichiarato che l'iniziativa è stata intrapresa per sostenere al meglio i progetti industriali del gruppo infrastrutturale, indirizzati verso la sostenibilità e l'innovazione, ma anche al fine di preservare l'integrità e l'identità italiana del gruppo. L'operazione è stata studiata dopo che i fondi Gip e Brookfield in cordata Acs si erano proposti per acquistare Atlantia, spacchettarla e cedere le autostrade alla società di Florentino Perez. Edizione reinvestirà tutta la sua quota nel progetto di sviluppo di Atlantia. L'offerente sarà Schemaquarantatre, veicolo controllato interamente tra Schemaquarantadue a sua volta partecipato al 65% da Sintonia e al 35% dai fondi Blackstone. L'offerta ha a oggetto un massimo di 552.442.990 azioni, rappresentanti il 66,90% del capitale (quindi tutte le azioni ad eccezione di quelle in mano a Sintonia). Fondazione Crt, che è azionista di Atlantia con il 4,54% del capitale, intende aderire all'opa e porta in adesione all'offerta il proprio 0,76%. L'ente ha un accordo con gli offerenti per reinvestire tutti i proventi derivanti dalla vendita di tali azioni per sottoscrivere azioni del veicolo che lancia l'offerta alle stesse condizioni di Blackstone. Fondazione Crt fino al 22 aprile potrà estendere l'impegno di adesione anche su ulteriori 31,2 milioni di azioni (pari al 3,78%) con facoltà di reinvestire nel veicolo in tutto o in parte i proventi derivanti dalla vendita. Atlantia viene valorizzata 19 miliardi: in caso di integrale adesione, il controvalore massimo complessivo dell'offerta è pari a 12,76 miliardi.