Il 9 dicembre si è chiuso il percorso di Atlantia a Piazza Affari dopo oltre 20 anni. Schema Alfa ha dato corso alla procedura per l'acquisto delle azioni residue di Atlantia (4,067%) e ora detiene il 100% del capitale. L'adempimento arriva dopo l'offerta pubblica di acquisto che ha portato Schema Alfa a detenere il 95,933% del capitale di Atlantia. Il titolo, al momento del delisting, vale quasi 19 miliardi di euro. Le azioni del gruppo sono state revocate dalle negoziazioni su Euronext Milan e ora Atlantia risulta interamente detenuta da Edizione, Blackstone Infrastructure Partners e Fondazione Crt. Da gennaio, commenta Il Sole 24ore, si volterà pagina sia sul piano della governance sia su quello della visione strategica. Verrà infatti definito un nuovo assetto di vertice ma anche nuove ambizioni di sviluppo, idealmente più vicine alla logica di crescita di un fondo di private equity.
Il cda scenderà da 15 membri, di cui sette saranno di nomina Benetton, e tra questi anche il presidente e l'amministratore delegato, tre di Blackstone, che sceglierà anche il cfo, e uno di Fondazione Crt. Per la carica di ceo non è ancora stata presa nessuna decisione. Al vaglio ci sono un esperto di finanza, un manager di estrazione bancaria e un esperto in ambito private equity. Un profilo compatibile con quella che potrebbe essere la nuova impostazione strategica dell'azienda.