Private equity
27 Novembre 2019

Carlyle sul debito di Maccaferri

La holding Seci è coinvolta in un processo di ristrutturazione

Il bond di Officine Maccaferri, il braccio di ingegneria ambientale di Gruppo Maccaferri, è finito nel mirino del fondo internazionale Carlyle. Lo riferisce Carlo Festa sul Sole24ORE. La società, attiva nel settore delle opere di sostegno per dighe e strade con circa 530 milioni di ricavi, ha in circolazione un bond da 190 milioni di euro e il fondo Usa guiderebbe un comitato di obbligazionisti interessati ad acquisirlo. Questo processo, ricostruisce Festa, si inserisce in un piano più ampio di ristrutturazione della casa madre. La holding di controllo del gruppo, Seci, ha infatti in corso una procedura di concordato con riserva al Tribunale di Bologna. L'azienda ha chiuso il 2017 con un fatturato di 1,039 miliardi e un debito di 750 milioni (di cui fa parte il bond da 190 milioni di Officine Maccaferri), contratto con Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Bpm. Nei mesi scorsi anche il fondo QuattroR, focalizzato su aziende italiane medio-grandi in temporanea difficoltà, si era interessato a investire sia in Officine Maccaferri che nella sua capogruppo. Pochi giorni fa invece è stato dichiarato il fallimento di Sebiplast, azienda posseduta pariteticamente da gruppo Maccaferri e Bio-On e creata per produrre bioplastiche dagli scarti dello zucchero.

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