La catena di grandi magazzini Coin ha posticipato due incontri importanti: uno con i sindacati e uno con il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), ora fissato per il 18 dicembre. Gli incontri erano stati chiesti da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltuc per conoscere le prospettive della società, che ha in corso una procedura di composizione negoziata della crisi ed è alla ricerca di un partner finanziario, come spiega Mf. Entro la vigilia di Natale, inoltre, Coin dovrà presentare un piano di risanamento. Uno dei problemi del gruppo sono i debiti, di cui: oltre 87 milioni verso le banche (tra cui due finanziamenti Sace da 37,5 milioni totali in scadenza nel 2026 e nel 2028) e più di 121 milioni verso i fornitori. La situazione ha spinto la società a chiedere la composizione negoziata della crisi, approvata dal tribunale di Venezia ad agosto. Il rilancio di Coin dovrebbe passare dalla selezione di un nuovo partner. Secondo fonti finanziarie, alcuni dei crediti bancari sarebbero stati acquistati da Europa investimenti (Arrow Global), a circa il 30% del valore nominale che potrebbe trasformare questa esposizione in equity. L'alternativa è che si faccia avanti un investitore disposto a pagare i creditori e a subentrare nel rilancio del gruppo. Su questo fronte le trattative con alcuni fondi sarebbero in corso.