Exor, la holding della famiglia Agnelli, chiude il 2022 con un utile netto di 4,2 miliardi di euro rispetto a 1,7 miliardi di euro dell'anno precedente, grazie alla plusvalenza sulla vendita di Partnerre, e registra per la prima volta una posizione finanziaria positiva per 0,8 miliardi (4,7 miliardi in più rispetto alla posizione negativa per 3,9 miliardi di fine 2021). Il nav (valore degli asset della società) a fine anno è pari a 28,2 miliardi di euro (era 31 miliardi al 31 dicembre 2021). Il cda propone un dividendo ordinario di 100 milioni, 0,44 euro per azione (0,43 l'anno prima). In una lettera agli azionisti, l'amministratore delegato John Elkann passa in rassegna le attività della holding. Elkann spiega che, dopo il lusso, l'obiettivo della holding è la sanità, un settore in cui è già stato investito quasi un miliardo di euro nel 2022. In questo filone Elkann cita l'acquisizione del 45% di Lifenet Healthcare, società italiana che si occupa della gestione di cliniche e centri ambulatoriali, e le partnership, attraverso Exor Ventures, con aziende in faseearly stage. Si tratta di un settore che continuerà a crescere nei prossimi decenni andando incontro alle esigenze di una popolazione globale che diventa sempre più anziana. Le aziende emergenti a cavallo tra tecnologia e biologia si prevede che creeranno un valore significativo risolvendo le inefficienze strutturali nell'industria sanitaria attraverso cure personalizzate, migliore capacità produttiva e maggiore decentralizzazione dei servizi, riferisce La Stampa. La lettera tocca poi le difficoltà della Juve e i risultati positivi di Stellantis e Ferrari mentre, in chiusura, viene annunciata la nascita di Lingotto, società di gestione patrimoniale interamente controllata, con circa 2,5 miliardi di euro di asset. Exor proporrà all’assemblea generale la nomina di Nitin Nohria per la carica di presidente e consigliere senior non esecutivo. Nohria prende il posto di Ajay Banga, prossimo presidente della Banca Mondiale. Quest’ultimo aveva assunto la presidenza a maggio 2022, quando la holding aveva riorganizzato il vertice, separando i ruoli di presidente e amministratore delegato. Nohria, classe 1962, è presidente di Thrive Capital, venture capital di New York.