Sotto la guida di Bain Capital la Cartiera Fedrigoni sta portando avanti un piano di crescita e ristrutturazione che ha come punti fermi la cessione di asset ritenuti non più strategici e la quotazione a Piazza Affari. Prima di arrivare all'ipo però la società è pronta a fare nuove acquisizioni: Tra i possibili target si fa il nome di gruppo Favini, compartecipato dal private equity Orlando. Ma la società potrebbe anche estendere le sue mire oltre confine e cercare nuove opportunità in Francia. L'ultima acquisizione risale allo scorso anno, un mese dopo l'ingresso nell'azionariato di Bain con Cordenons, produttore di carte fini e tecniche con sede a Milano e due stabilimenti a Trento e Pordenone. Dal lato delle dismissioni, intanto l'azienda potrebbe vendere la divisione “banconote e sicurezza” per la quale sarebbe stato dato un mandato esplorativo a Poyry. Nel 2018 l'azienda ha fatturato 1,1815 miliardi di euro, comprese le acquisizioni, contro gli 1,1696 del 2017. Questa crescita, pari all'1%, è stata resa possibile dall'aumento del settore etichette e adesivi e alla crescita delle esportazioni, soprattutto in Europa, che coprono più del 70% del fatturato.