Il cda di Fibercop, la società della rete secondaria di Tim, che si è tenuto venerdì 6 maggio, sta ancora lavorando a una soluzione per la conclusione dell'accordo commerciale con Open Fiber sulle aree bianche. I consiglieri non sono riusciti a trovare una soluzione e hanno deciso di tenere aperto il board con l' impegno ad aggiornarsi giovedì 12. Sul tavolo restano le perplessità di Kkr sui numeri dell'accordo, scrive MF. Il fondo americano, socio al 37,5% di Fibercop, ha contestato di essere stato avvisato all'ultimo dell'operazione e di non aver avuto tempo per studiare tutte le implicazioni. Radiocor aggiunge che l'accordo, che aveva avuto il via libera dei cda di Tim e Open Fiber, riconosceva alla prima una cifra intorno ai 200 milioni di euro ma Kkr non riterrebbe questa valutazione sufficiente. Il fondo, secondo quanto si apprende, vuole verificare che l'intesa sia nell'interesse di Fibercop. Oltre al raggiungimento dell'intesa sulle aree bianche, Tim è impegnata nella discussione dell'accordo sulla rete unica, visto che Fibercop dovrebbe poi confluire in una newco con Open Fiber qualora si realizzasse l'operazione. L'ad di Tim, Pietro Labriola, pur sottolineando che l'accordo commerciale non ha nulla a che fare con quello sulla rete unica, ha affermato come avere da subito al tavolo anche l'azionista di Fibercop, Kkr, può facilitare discussioni future. Sulla tempistica della rete unica, invece, Labriola ha detto che si potrebbe raggiungere un accordo (sul memorandum of understanding) nel giro di qualche giorno.