Invest Europe, associazione europea del private equity e venture capital, ha pubblicato i dati di mercato riguardanti il 2021. La raccolta totale in Europa ha raggiunto 118 miliardi di euro, che rappresenta il 7% in più rispetto al 2020 e il livello di raccolta più alto mai registrato. Anche il numero di fondi in fundraising ha raggiunto livelli record, con ben 841 fondi, +33% rispetto al numero medio degli ultimi 5 anni. Guardando alla distribuzione delle fonti della raccolta, i fondi di fondi e altri asset manager hanno fornito il 23% del capitale raccolto, seguiti poi dai fondi pensione (20%) e dai family office e investitori individuali (15%). I capitali provenienti da Francia e Benelux hanno rappresentato la quota di raccolta più alta (31%), seguiti da Nord America (19%). In totale, il 32% proviene da investitori extra-europei.
Nello specifico, la raccolta dei fondi di venture capital ha raggiunto i 18 miliardi di euro (+14% rispetto ai 16 miliardi del 2020); l’ammontare di raccolta per i buy-out ha invece raggiunto i 71 miliardi di euro, in linea con la media dei 5 anni precedenti, effettuata da ben 181 fondi. Anche la raccolta destinata agli investimenti di expansion ha raggiunto numeri da record, pari a 20 miliardi (+10% rispetto al 2020).
Per quanto riguarda gli investimenti, le società target europee nel 2021 hanno ricevuto un ammontare pari a 138 miliardi di euro, valore notevolmente superiore ai livelli registrati negli anni precedenti e in crescita del 51% rispetto al 2020 (91 miliardi di euro). Delle 8.895 società oggetto di investimento (+13% rispetto alla media degli ultimi 5 anni), l’84% è rappresentato da PMI. Il 60% del capitale investito è stato domestico (all’interno dei rispettivi Paesi), il 33% intra-europeo, mentre il 6% extra-europeo.
Gli investimenti in termini di numero di imprese hanno riguardato maggiormente quattro settori: ICT (37%), beni e servizi di consumo (17%), medicale e biotecnologie (15%) e beni e servizi industriali (13%).
Nello specifico, gli investimenti di venture capital hanno raggiunto l’ammontare record di 20 miliardi nel 2021, in crescita del 71% rispetto allo scorso anno. Le startup dell’ICT hanno attratto quasi la metà degli investimenti di venture capital, confermandosi anche in questo caso il settore verso il quale gli investitori mostrano maggiore interesse. Gli investimenti di buyout hanno registrato una crescita pari al 28% in termini di ammontare (79 miliardi di euro, rispetto ai 62 miliardi dell’anno precedente) e del 26% in termini di numero di società oggetto di investimento (1.341, rispetto alle 1.066 del 2020). In questo caso, è stato il settore dei beni e servizi di consumo ad attrarre il maggior numero di investimenti (20 miliardi). Infine, gli investimenti di expansion hanno visto una crescita notevole del 124% rispetto allo scorso anno, con 35 miliardi di euro investiti. In questo segmento di mercato, è stato ancora una volta il settore dell’ICT a ricevere il livello più alto di investimenti (40%).
Il forte aumento dei livelli di investimento registrato quest’anno fa sì che gli investimenti di private equity abbiano rappresentato lo 0,76% del PIL europeo nel 2021, il livello più alto mai registrato.
Infine, l’ammontare disinvestito al costo è passato dai 26 miliardi del 2020 ai 41 miliardi del 2021 (+60%). Il numero di società europee disinvestite nell’anno è pari a 3.720, in aumento del 13% rispetto allo scorso anno.
La vendita ad un altro operatore di private equity e il trade sale sono state le forme di dismissione del capitale più utilizzate in termini di ammontare, rispettivamente con il 36% e il 29% del totale. L’holding period medio è stato di 5,5-6 anni (ad eccezione del turnaround, in cui è stato appena sopra i 6 anni)