Infrastrutture
9 Maggio 2023

Italo viaggia con Itabus

Nasce un gruppo multimodale operativo sia su ferrovia sia su strada

Il consiglio di amministrazione di Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori, controllato dal fondo infrastrutturale americano Global Infrastructure Partners, ha deliberato l’acquisizione, e la conseguente integrazione industriale, di Itabus, compagnia privata di trasporto passeggeri su gomma a lunga percorrenza operativa da fine maggio 2021. La compagnia collega l’Italia, Sicilia compresa, con 100 bus e, dopo due anni di attività, ha oltre due milioni di viaggiatori. L’integrazione tra le due società darà vita a un gruppo di mobilità integrata, che, grazie alle sinergie che si creeranno, farà crescere il perimetro di copertura dell’intero territorio nazionale, sud compreso. Il servizio, che parte con una flotta di 51 treni e 100 bus, sarà operativo a partire dall’estate, le prime connessioni riguarderanno la Campania, la Sicilia e la Puglia per poi espandersi in tutta Italia. Come scrive Carlo Festa sul Sole 24ore, azionista di riferimento di Itabus con il 30% delle quote, oltre che ideatore del progetto, è Flavio Cattaneo, che dal 2015 al 2016 è stato amministratore delegato di Ntv-Italo. Proprio Cattaneo, di recente, è stato indicato come nuovo ad di Enel. Quindi ha lasciato tutte le deleghe al presidente Montezemolo, rimanendo azionista della società e vice presidente non esecutivo. Itabus continuerà ad essere guidata dai due amministratori delegati Francesco Fiore ed Enrico Zampone, mentre il presidente diventerà Gianbattista La Rocca, amministratore delegato di Italo. Inoltre, secondo fonti bancarie riportate dal Messaggero, Italo avrebbe chiesto a un pool di banche un nuovo finanziamento da 1,4 miliardi, a cinque anni. Di questa somma, 1,1 miliardi serviranno a rifinanziare un prestito in essere dal 2018 con scadenza novembre 2024 e 300 milioni per l'acquisto di nuovi treni. Tra le condizioni poste da Italo ci sarebbe la portabilità del finanziamento a favore del nuovo partner che dovrebbe sostituire Gip entro il primo trimestre 2024.

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