L’Opa su Sicit si è conclusa di recente, da quando Circular BidCo ha superato la soglia del 95% del capitale che fa scattare lo squeeze out, ovvero il diritto di acquistarne tutte le azioni in circolazione al prezzo dell’Opa, cioè 16,80 euro.
La società arriverà così a ottenere il 100% della società delistata e, riporta Carlo Festa sul suo blogThe Insider, si realizzerà l’obiettivo di arrivare al controllo paritetico da parte di Nb Renaissance e Intesa Holding, che avrà diritto di esprimere il management.
L’offerta si è sbloccata quando il 6 luglio scorso i due azionisti hanno rilanciato a 16,80 euro per azione l’offerta pubblica d’acquisto, prorogando anche il termine della stessa. In passato sono arrivate delle offerte dalla multinazionale Syngenta, che però non sono andate in porto.
Oltre a Promosprint Holding, che deteneva l’8,46% di Sicit, negli ultimi giorni hanno aderito anche buona parte degli istituzionali, che nel complesso avevano il 25% delle quote, mentre in precedenza erano stati portati all’offerta i pacchetti di Intesa Sanpaolo Private Banking e di Banor.
I due azionisti porteranno avanti insieme lo sviluppo di Sicit, anche tramite acquisizioni. La società si occupa della tecnologia di trasformazione dei residui dell’attività conciaria in biostimolanti per l’agricoltura e additivi per la produzione del gesso.
Nell’operazione Intesa Sanpaolo – Banca Imi è stata advisor e finanziatrice assieme a BancoBpm.