Dopo mesi di incertezze e trattative, l’Inter ha scelto chi sarà il finanziatore che l’aiuterà a risanare (in parte) la propria situazione finanziaria: si tratta del fondo statunitense Oaktree, che ha battuto Bain Capital Credit grazie ad un piano da 275 milioni, di cui 35 verranno trattenuti da Suning, mentre la restante parte verrà versata a Great Horizon, la holding lussemburghese che controlla la società nerazzurra.
Il fondo, scrive Marco Bellinazzo sul Sole 24 Ore, non entrerà nel capitale del club, dunque l’assetto azionario resta quello attuale con Suning al 68,5% accanto a Lion Rock, che detiene una quota di poco superiore al 31%. Le quote fungono comunque da garanzie per il finanziamento, da restituire o rinegoziare entro tre anni.
Entro la fine dell’anno la società dovrà rifinanziare i bond da 375 milioni, più una linea di credito Rcf per 50 milioni, che scadono nel 2022. L’obiettivo è di spostare il termine della restituzione al 2025 o 2026. L’indebitamento complessivo del club, considerando anche le esposizioni debitorie per 50 milioni circa nei confronti dei fornitori, è di circa 475 milioni di euro.