Itelyum – generata dall’integrazione di 16 società, tra cui Viscolube e Bitolea – sarà messa in vendita. Stirling Square a quasi nove anni dall'investimento iniziale ha deciso di uscire dalla controllata che oggi è una protagonista a livello internazionale nell’economia circolare occupandosi di rigenerazione degli oli lubrificanti usati, produzione di solventi puri da reflui chimici e servizi ambientali per l’industria. Il processo di vendita, per cui il fondo ha dato mandato all'advisor Rothschild, è alle battute iniziali e potrebbe raccogliere l'interesse di altri fondi d'investimento internazionali. La cessione entrerà nel vivo nei prossimi mesi e il closing dovrebbe avvenire entro giugno. Itelyum, che ha un margine operativo lordo di 60 milioni di euro, ha 15 siti in Italia e più di 20mila clienti in oltre 50 paesi. Tutto è partito dall'azienda lodigiana Viscolube (prima in Europa nel riciclo dei lubrificanti) acquisita tramite un leveraged buyout nel dicembre 2011 da Stirling Square. Il fondo d'investimento rilevò la quota di controllo dal gruppo Rietschaar e dall'imprenditore Giorgio Carriero (che a sua volta l'aveva comprata da Eni), rimasto poi con una partecipazione. L'espansione ha portato Viscolube a rilevare, nel luglio 2017, la proprietà di Bitolea (prima a livello continentale nella purificazione dei solventi usati) dal fondo Clessidra. Il cuore del nuovo gruppo del riciclo è a Pieve Fissiraga, quartier generale della Viscolube, e il rebranding è stato definito nella primavera 2019.