Durante il tavolo di crisi che si è tenuto al Ministero delle imprese e del Made in Italy, Coin ha annunciato un progetto di rilancio che prevede l'ingresso di nuovi investitori e la continuità del business aziendale. Il piano di ristrutturazione dovrebbe permettere la salvaguardia di 1,390 posti di lavoro. In dettaglio, l'azienda ha registrato offerte vincolanti per la sottoscrizione di un aumento di capitale per 21,2 milioni di euro da parte di: Sagitta, che fa capo a Europa investimenti; Mia di Marco Marchi, fondatore di Liu Jo (azionista ed ex presidente dal 2019 al 2024 di Coin); Joral investment (dell’ imprenditore alberghiero Jonathan Kafri); la holding Red navy (di Stefano Beraldo, ceo di Ovs) e Hi-dec edizioni (Enzo De Gasperi, fondatore dell’omonimo marchio di design). L’operazione è fondamentale per il rilancio dell’azienda che, che con un debito verso le banche di circa 80 milioni e altri 100-120 milioni verso i fornitori, nel giugno scorso ha avviato una procedura di composizione negoziata con l’obiettivo di risanare l’impresa e rilanciarla sul mercato. Europa investimenti (gruppo Arrow global), attraverso il fondo Utp restructuring corporate, aveva acquisito circa il 70% dei crediti di Coinda Intesa Sanpaolo e Illimity e ora cerca di convertire una parte in capitale. La proposta è condizionata all'omologa del Tribunale delle Imprese di Venezia del piano di ristrutturazione, allo stralcio dei debiti (circa 240 milioni tra banche e fornitori), nonché all'approvazione del piano industriale 2025. Il piano prevede il pareggio a fine 2026, un importante taglio dei costi e la chiusura di sette punti vendita in perdita, senza intaccare il personale (per i 92 addetti coinvolti Coin ha assicurato il riassorbimento in altri store della catena).