Prima del cda di Tim chiamato a decidere sull'offerta di Kkr, alcuni fondi hanno cominciato a fare pressioni affinché il board propendesse per la via proposta dal fondo di private equity. Come scrive La Stampa, Kairos, in una lettera, ha espresso perplessità nei confronti degli atteggiamenti e le decisioni adottate dall'organo amministrativo negli ultimi mesi, che avrebbero potuto provocare ingenti danni alla società e che guarderebbero agli interessi di un solo azionista, cioè Vivendi. Sotto accusa “l'atteggiamento di chiusura a priori” rispetto alla facilitazione alla presentazione di un'offerta vincolante di Kkr che preclude un'opzione agli azionisti. Anche altri fondi come Norges, che ha circa l'1% di Tim, sarebbero sulla stessa linea.