L’Angola ha presentato un’offerta per acquisire una quota di minoranza nell'azienda di diamanti De Beers, con l’obiettivo di preservarne l’indipendenza dopo che il Botswana si è fatto avanti per acquisire il controllo di maggioranza della società. La proposta, avanzata dalla società statale Endiama, è completamente finanziata e mira a garantire una struttura proprietaria regionale che includa Angola, Botswana, Namibia e Sudafrica, evitando che un singolo Paese domini la governance del gruppo, scrive Il Corriere. Il gruppo Anglo American, attuale proprietario dell’85% di De Beers, ha avviato un processo di dismissione del proprio pacchetto azionario e questa vendita ha innescato una corsa geopolitica per rimodellare il futuro dell'industria globale dei diamanti. De Beers estrae la maggior parte delle sue pietre in Botswana e ha recentemente annunciato la scoperta di un nuovo giacimento di kimberlite in Angola, in collaborazione con Endiama. L'Africa meridionale ospita alcuni dei giacimenti di diamanti più ricchi del mondo, con il minerale che rappresenta l'80% dei proventi delle esportazioni del Botswana e quasi un terzo delle entrate governative ma il mercato dei diamanti naturali oggi è in calo, penalizzato dalla concorrenza dei diamanti sintetici. Oggi il restante 15% dell'azienda è in mano al Botswana che vuole alzare la sua quota a oltre il 50%. Per questo il governo è pronto a chiudere l'operazione con l’appoggio di un fondo dell’Oman per finanziare l’acquisto. L’Angola, dal canto suo, ha recentemente superato il Botswana come primo produttore africano di diamanti per valore.