Giochi Preziosi, gruppo italiano dei giocattoli fondato e presieduto da Enrico Preziosi, si prepara a un'importante ristrutturazione finanziaria con un aumento di capitale da 50 milioni di euro e l'ingresso di un nuovo investitore. Come riferisce Carlo Festa sul Sole 24ore, l'aumento di capitale va inquadrato anche all'interno della rinegoziazione del debito verso le banche. Il gruppo ha avviato una trattativa con gli istituti di credito perché parte della sua esposizione (in particolare verso da Banco Bpm, Intesa Sanpaolo e Unicredit) scadrà nei prossimi mesi. Secondo quanto indicato da Bloomberg, una linea di credito da 70 milioni di euro è in scadenza a giugno, mentre un altro finanziamento di 65 milioni pochi mesi dopo. Anche la filiale spagnola di Giochi Preziosi, Famosa, ha un proprio debito con le banche locali. A pesare in questi anni il Covid e la crisi del settore, con un aumento dei costi di trasporto e delle materie prime. Nel passato sono stati violati alcuni covenant sui prestiti. Il 2022 si era chiuso con ricavi netti diminuiti anno su anno da 348,1 a 341 milioni di euro. In miglioramento il 2023 (il giro d'affari ha toccato i 350 milioni) e il 2024 (previsto in crescita a 460 milioni di euro). Già nel 2020 era stato ipotizzato un nuovo possibile investitore per Giochi Preziosi, ma alla fine Enrico Preziosi aveva deciso di non cedere alle avance dei private equity, che puntavano a entrare come partner oppure a comprare la maggioranza della sua azienda. A quel tempo erano state intavolate negoziazioni con diversi gruppi finanziari (un'offerta era arrivata da Oakley), ma il nodo principale era stata la valutazione del gruppo. Questa nuova operazione finanziaria potrebbe portare a un cambiamento nella struttura azionaria di Giochi Preziosi che, negli ultimi 10 anni, ha visto modificare anche il suo perimetro aziendale. Nel 2016 sono state cedute le attività nel settore alimentare (concentrate in Preziosi Food) a Vertis.