Le nuove offerte da parte di Cdp-Macquarie e Kkr per la Netco di Tim sono arrivate venerdì 9 giugno. Il fondo americano avrebbe alzato la proposta iniziale fino a circa 23 miliardi (nel caso vengano soddisfatte alcune condizioni sui contratti di servizi e sul debito), mentre il duo Cdp-Macquarie avrebbe mantenuto sostanzialmente invariata la valutazione di circa 19,3 miliardi. Le proposte verranno esaminate dal cda il 19 e il 22 giugno ma Vivendi avrebbe già bocciato le proposte definendo i rilanci “inconsistenti”. Il gruppo francese, primo azionista della società con il 23,75%, valuterebbe infatti la rete 31 miliardi di euro. La situazione, ha sottolineato l'ad di Cdp Dario Scannapieco, è comunque ancora in evoluzione. Come scrive La Stampa, Macquarie ha proposto di spezzare in due Open Fiber, di cui ha il 40% e Cdp l'altro 60%. Un'operazione dal valore di quattro-cinque miliardi che permetterebbe a Cdp di svincolarsi da possibili problemi Antitrust. Kkr starebbe invece ragionando su una alleanza con F2i, fondo infrastrutturale italiano partecipato da fondazioni, banche e la stessa Cdp che darebbe un segnale di italianità all'operazione.