Nella finanza sportiva si sta imponendo un nuovo filone, scrive Carlo Festa sul Sole 24ore, ovvero quello del finanziamento, spesso con interessi di rilievo, alle squadre da parte di fondi di credito americani. Ne sono un esempio l’Atalanta (con Carlyle Credit Opportunities), l’As Roma (che ha rifinanziato il debito con il fondo americano Apollo) e il Milan, dove Elliott ha finanziato in modo importante la partnership con il fondatore di Redbird. Secondo molti, l’interesse americano sulla Serie A italiana sarebbe solo all’inizio, lo dimostra anche la vicenda dei diritti tv del campionato che, di nuovo, ha attirato grandi fondi di private equity con capitale americano, tra cui Carlyle e Apax. Un nuovo dossier dovrebbe ora interessare l’Inter. Secondo i rumors, il presidente e azionista Steven Zhang, starebbe provando a concretizzare un piano B, cioè il rifinanziamento del debito, in alternativa alla cessione del club. Il debito è stato contratto dal fondo californiano Oaktree e scadrà nel maggio del 2024. Il fondo, ricostruisce il quotidiano, ha prestato nel maggio 2021 circa 275 milioni di euro alla lussemburghese Grand Tower Sarl, una delle holding tramite cui la famiglia Zhang controlla l’Inter. Si tratta di un prestito Pik (cioè payment-in-kind), dove gli interessi verranno pagati per intero alla fine e alla scadenza la cifra da restituire a Oaktree sarà di circa 350 milioni di euro. In alternativa, il fondo californiano potrebbe diventare il proprietario del club nerazzurro. Mancano ancora 19 mesi alla scadenza del prestito ma Zhang sta valutando tutte le opzioni possibili per l’Inter: si va dalla vendita di una minoranza fino alla cessione del controllo puntando a una valutazione di almeno 1,2 miliardi di euro.