Carlyle e altri soci finanziari di Officine Maccaferri sono pronti a cedere l'azienda di ingegneria civile e ambientale. Secondo indiscrezioni riportate da Carlo Festa sul Sole 24ore, la vendita del gruppo emiliano, colpito negli anni scorsi da una crisi finanziaria, è in partenza. La situazione di difficoltà all’epoca era sfociata in un concordato preventivo in continuità aziendale, approvato dal tribunale di Bologna, ma l'azienda ha sempre continuato ad avere performance positive. Il giro d'affari è passato da 389 milioni di euro nel 2020 ai 640 milioni nel 2022, record assoluto per l'azienda. Il fatturato dovrebbe arrivare a un miliardo di euro entro il 2027 e, di fronte a delle manifestazioni di interesse arrivate, i soci hanno deciso di stato avviare un processo di cessione. Interessati all'acquisizione sarebbero diverse multinazionali attive nel settore. Come ricorda il quotidiano, attualmente Officine Maccaferri appartiene a un veicolo controllato da alcuni investitori finanziari; gli stessi che si aggiudicarono l'asta lanciata dal tribunale di Bologna due anni fa per rilevare il 100% dell'azienda in concordato preventivo. I soci oggi sono: Ad Hoc Group, gruppo che comprende Carlyle Global Credit Investment Management, il gestore britannico Man Glg e il private equity newyorkese Stellex Capital Management. Questi erano i principali sottoscrittori del bond da 190 milioni di euro con scadenza nel 2021. La cessione all'epoca avvenne all'interno del dissesto che aveva colpito Seci, la holding della famiglia Maccaferri che controllava l'intero gruppo, compresa Officine.